Marketing e Neuroscienze una sinergia possibile
- Scritto da Patrizia
Il 1° ottobre scorso l’Università Sapienza ha ospitato la Conferenza “Consumer Insights – News from Neuroscience” con la sponsorizzazione di BrainSigns.
La sala del Centro Congressi si è presto riempita di un pubblico originalmente misto: professori, aziende, istituzioni e studenti.
Si è parlato delle sinergie possibili tra marketing e neuroscienze sia con riflessioni accademiche di alto profilo, sia con esempi pratici da parte di attori del mercato del calibro di Telecom e Banca Intesa (clienti di BrainSigns) ed Unilever. Dopo le relazioni non è mancato lo spazio per il dibattito su questioni importanti di etica e affidabilità.
- Prof. Fabio Babiloni Prof. Fabio Babiloni
- Prof. Alberto Mattiacci Prof. Alberto Mattiacci
- Alcuni dei relatori (da sinistra: dott.ssa Arianna Trettel, prof. G. Lugli, prof. A. Mattiacci, prof. F. Babiloni, dott. S. Genco, prof. D. Dalli) Alcuni dei relatori (da sinistra: dott.ssa Arianna Trettel, prof. G. Lugli, prof. A. Mattiacci, prof. F. Babiloni, dott. S. Genco, prof. D. Dalli)
- Immagine della sala Immagine della sala
- Ospite speciale: Steve Genco Ospite speciale: Steve Genco
http://www.brainsigns.com/it/company/c2/blog/marketing-and-neuroscience-a-possible-sinergy#sigProIdbc7798e176
1 Ottobre 2014 - Intervista Dott. Genco: “Speak the language of your customers...”
Da Steve Genco molte novità, almeno per il pubblico italiano. “Neuromarketing heavy expert and international speaker”, Genco ha presentato una provocatoria relazione su quello che lui definisce Intuitive Marketing. Una prima parte dedicata a pregi e difetti delle aziende che nel mondo vendono servizi di neuromarketing, e una seconda parte dedicata ai radicali cambiamenti di approccio al marketing orientati dalle più recenti acquisizioni delle neuroscienze. Proprio le neuroscienze, secondo Genco, suggeriscono oggi un marketing non più orientato sui tradizionali obiettivi di attenzione, persuasione e ricordo consapevole sul punto vendita; piuttosto, il marketing dovrebbe mirare alla fluidità dei messaggi, ad un “priming” efficace, all’emozione e alla ripetizione per suscitare un ricordo non necessariamente dettagliato e consapevole, ma che crei intuitiva associazione al prodotto nel punto vendita. In questo schema diventa centrale l’esperienza di prodotto perchè Genco dice: “Non sono le preferenze che producono i comportamenti, ma i comportamenti che producono le preferenze”.
La giornata ha prodotto così idee nuove e spunti da portar via con sé, sia per chi ha partecipato che per chi ha organizzato.
Visita il canale Youtube di BrainSigns per guardare i video della conferenza.
Patrizia
Head of NeuroMarketing Research
Articoli Correlati
- Il progetto NeuroDante: misurare l’emozione durante l’ascolto della Divina Commedia
- Da non perdere “CertaMente 2016” Roma, 14 e 15 Aprile
- Neuromarketing e Retail Desing
- “Consumer Insight: News from Neuroscience” – Conferenza 1 Ottobre a Roma
- La grande bellezza: l’emozione del Mosè di Michelangelo
- Emozione e neuroscienze: il Mosè di Michelangelo
- Secondo Neuromarketing test Open Client - Testa il tuo spot pubblicitario!
- Milano e Roma - Il Neuromarketing ai tempi della crisi